Apricale, un delizioso paese della val Nervia
Pubblicato il 16 Settembre 2018
Apricale tra le mimose in fiore
Distante circa ventotto chilometri da Sanremo, Apricale, il cui nome deriva da apricus, esposto al sole, è un borgo che conserva intatta la struttura urbanistica
e l'atmosfera medievale, con il nucleo originario alto sul colle, dove sono ubicati il Castello, la chiesa parrocchiale e le case disposte a gironi concentrici,
e due quartieri che dall'armoniosa piazza centrale si riversano sugli opposti versanti del colle, rispettivamente all'abrìgu e all'ubàgu, cioè a sud
e a nord. Arrivato nei pressi delle prime case, ho parcheggiato l’auto ed ho iniziato il mio tour. Le prime foto le ho scattate lungo l'antica mulattiera per Isolabona,
nei pressi del rio San Rocco tra le mimose in fiore e dove sono ancora visibili gli antichi lavatoi coperti da volte a botte.
Oltrepassato il piccolo ponte, incontro
la chiesa di Santa Maria degli Angeli con abside poligonale, che conserva all'interno affreschi risalenti al XV sec. che coprono le pareti e la volta, davvero molto
interessante da un punto di vista iconografico! Attraversato la strada provinciale, mi sono addentrato nel dedalo di carruggi! Camminare su e giù (soprattutto su!)
per le strette vie con tutta l’attrezzatura fotografica è stato abbastanza faticoso ma ne è valsa la pena! Gli antichi edifici sono stati
reinventati e aperti al pubblico: uno degli esempi più riusciti è il cosiddetto “albergo diffuso” denominato “Munta e cara”, nel senso
che le camere sono distribuite in varie case d’epoca, sparse per il borgo e numerosi sono i bed & breakfast. Man mano che salgo verso il centro, i carruggi come
via Roma, via Martiri e via Cavour, sono impreziositi da murales. Il cuore del paese è la piazza Vittorio Emanuele, detta Torracca, sulla quale si affacciano da un
lato la chiesa parrocchiale della Purificazione di Maria Vergine e il Castello della Lucertola, da quello opposto il palazzo del Municipio e l’oratorio di San Bartolomeo.
E’ qui che si svolgono le principali manifestazioni come ad esempio la "Festa dell'Olio Nuovo", la "Festa della Primavera", la festa di san Valentino e la
"Sagra della Pansarola" (frittelle dolci) la seconda domenica di settembre. Il castello invece ospita un ricco museo e le rappresentazioni notturne estive all'aperto del
Teatro della Tosse di Genova su scenografie di Lele Luzzati. Purtroppo, essendo venuto in un giorno feriale, non ho potuto visitare il museo. Per chi volesse visitare il
museo e fare un tour guidato nel borgo, il comune organizza tutti i sabati dalle 10.30 alle 12.00, maggiori informazioni le potete trovare nella pagina del Comune nella
sezione. “Cosa vedere". Una piccola curiosità: il campanile è separato dalla Chiesa poiché è stato realizzato sui resti torre a
pianta quadrata del Castello e, osservando la sua cuspide si nota una bicicletta! Il motivo per cui questa bicicletta è lì è presto
spiegato: è un’installazione di arte contemporanea di Sergio Bianco (La forza della non gravità, 2000). Da allora la
bicicletta è rimasta come un Simbolo amato da tutti!
Dalla piazza ho iniziato il mio percorso per ritornare all’auto imboccando però altre vie! Ecco una serie di foto degli angoli di Apricale
che hanno attratto il mio occhio! Adesso tocca a voi fare visita a questo delizioso borgo della val Nervia!