Barolo
Pubblicato il 13 Dicembre 2018
Questa volta siamo andati a fare due passi a Barolo! Abbiamo scelto il periodo in cui si vendemmia, camminare per le vie del borgo
sentendo il profumo del mosto è davvero inebriante!
Il borgo di Barolo (Bareu o Bareul in piemontese) si trova nella storica regione delle Langhe, in Piemonte. Adagiato su di un piccolo altopiano, a forma di sperone, è protetto dai rilievi circostanti, disposti ad anfiteatro. Colpisce della sua conformazione il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto ai paesi adiacenti, posti attorno alla sommità di un colle o lungo un crinale. Il paese non è molto grande, lo si gira in pochi minuti e gli edifici di interesse sono un paio: il castello e la chiesa parrocchiale.
Il castello che domina l'ampio sistema di colline coltivate ad uve Nebbiolo fu costruito nella sua prima fase attorno all'anno 1000. Il nome del paese deriverebbe dal celtico "bas reul", luogo basso, come di fatto è rispetto ad altri paesi della zona. Verso il 1250 il feudo passò ai Falletti, la cui dinastia ne rimase proprietaria fino al 1864, con Giulia che per prima sperimentò il metodo di vinificazione del Barolo, così come oggi lo conosciamo. All'interno del castello oggi ha sede l'Enoteca Regionale del Barolo , dove è selezionata la produzione più pregiata dei vini locali e il Museo del Vino.
La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Donato, risale alla prima metà del Settecento. E’ una ricostruzione di quella antica, che a sua volta fu già ristrutturata nella metà del Cinquecento. E’ a tre navate con cupola ottagonale e con sei altari laterali. Nella tomba davanti l’altare maggiore hanno sepoltura i Falletti, signori di Barolo.
Lungo le vie ovviamente non mancano le enoteche, dove, volendo, si posso acquistare i vari vini. E’ presente anche il Museo dei Cavatappi! Noi, dopo aver faatto colazione ed alcuni acquisti ci siamo incamminati verso le colline per goderci i magnifici scorci che offrono!
Il borgo di Barolo (Bareu o Bareul in piemontese) si trova nella storica regione delle Langhe, in Piemonte. Adagiato su di un piccolo altopiano, a forma di sperone, è protetto dai rilievi circostanti, disposti ad anfiteatro. Colpisce della sua conformazione il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto ai paesi adiacenti, posti attorno alla sommità di un colle o lungo un crinale. Il paese non è molto grande, lo si gira in pochi minuti e gli edifici di interesse sono un paio: il castello e la chiesa parrocchiale.
Il castello che domina l'ampio sistema di colline coltivate ad uve Nebbiolo fu costruito nella sua prima fase attorno all'anno 1000. Il nome del paese deriverebbe dal celtico "bas reul", luogo basso, come di fatto è rispetto ad altri paesi della zona. Verso il 1250 il feudo passò ai Falletti, la cui dinastia ne rimase proprietaria fino al 1864, con Giulia che per prima sperimentò il metodo di vinificazione del Barolo, così come oggi lo conosciamo. All'interno del castello oggi ha sede l'Enoteca Regionale del Barolo , dove è selezionata la produzione più pregiata dei vini locali e il Museo del Vino.
La chiesa parrocchiale, dedicata a S. Donato, risale alla prima metà del Settecento. E’ una ricostruzione di quella antica, che a sua volta fu già ristrutturata nella metà del Cinquecento. E’ a tre navate con cupola ottagonale e con sei altari laterali. Nella tomba davanti l’altare maggiore hanno sepoltura i Falletti, signori di Barolo.
Lungo le vie ovviamente non mancano le enoteche, dove, volendo, si posso acquistare i vari vini. E’ presente anche il Museo dei Cavatappi! Noi, dopo aver faatto colazione ed alcuni acquisti ci siamo incamminati verso le colline per goderci i magnifici scorci che offrono!