Garessio
Pubblicato il 28 Agosto 2018
Garessio uno dei borghi più belli d'Italia
Garessio, borgo situato in una piana ai piedi del colle San Bernardo e dominato dalle montagne Bric Mindino e Pietra Ardena Garessio dal 2008, è entrato a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Il paese è suddiviso in quattro borgate, ciascuna delle quali possiede un proprio edificio di culto e particolari storici da ammirare. Borgo Ponte è il cuore economico e commerciale a cavallo del Tanaro. La sua parrocchia, dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, è il tipico esempio dell'architettura piemontese del 1700, a pianta a croce greca, a una sola ampia navata, con tre altari per parte; la facciata è in cotto a vista e il campanile, risalente al 1786, è opera dell'architetto Giacinto Morari. Borgo Poggiolo, con i caratteristici edifici che si distinguono da particolari decorazioni e splendidi portali e la chiesa parrocchiale di Sant'Antonio da Padova. La struttura della chiesa di San’Antonio da Padova è a una sola ampia navata; ha nel presbiterio un pavimento di marmo, un ricchissimo e imponente altare di marmo. A destra di questo si apre un'ampia sacrestia, a sinistra il campanile. Di notevole pregio sono gli affreschi della chiesa, realizzati nel 1888, dal pittore saluzzese Giovanni Borgna raffiguranti episodi salienti della vita di Sant’Antonio. Poco distante troviamo le Terme del Parco delle Fonti San Bernardo L'utilizzazione a fini terapeutici dell'acqua della sorgente Rocciaviva di Garessio è praticata sin dagli anni '20 ed inizialmente si rivolgeva ad un turismo d'elite ospitato nel sontuoso Grand Hotel Miramonti, uno dei più eleganti d'Italia, ormai da anni in stato di abbandono … Oltrepassando il parco delle Terme, camminando immersi nel verde di un castagneto si raggiunge Santa Lucia di Borgoratto. Facendo una breve escursione si possono raggiungere i ruderi dell’antica Pieve di San Costanzo, edificata intorno all’XI secolo su un sacello romano, oppure, continuando il percorso lungo Via Al Santuario, si raggiunge la frazione di Valsorda. Percorrendo tutta la strada principale della frazione, via Mazzarelli si arriva al luogo dove sorge il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. La prima costruzione che si nota è il Vecchio Santuario alla sua destra, in una piazza con una deliziosa fontana sorge il Nuovo Santuario della Beata Vergine delle Grazie, iniziato nel 1900 fu consacrato il 20 maggio 1915; ha una grossa cupola alta 55 metri. L’affresco della Madonna con Bambino, di autore ignoto del Cinquecento toscano, è stato trasportato nella nuova Chiesa il 26 settembre 1914 dal vecchio Santuario adiacente, ora cappella invernale, trasformato in museo storico con numerosi ex voto. Borgo Piave, denominato anche Borgo Maggiore o Antico è un caratteristico borgo medievale la cui bellezza è caratterizzata da diverse tappe. Partendo da Via Cavour s’incontra la “Porta Rose”, antica torre oggi sede di una galleria d’arte privata. Dopo un breve tratto si arriva in Piazza Carrara sede del Palazzo Comunale che è sormontato da un’alta torre quadrata con campana e orologio. Proseguendo la stessa via, sulla sinistra si trova Piazza di San Giovanni sovrastata dall’omonima chiesa all’interno della quale si possono ammirare diciotto lunette rappresentanti la vita del Santo risalenti alla seconda metà del 1600. Ai piedi della bellissima scalinata che porta alla chiesa, si trova la piazza dalla pavimentazione in ciottoli bianchi e neri realizzata su disegno dello stilista Giorgetto Giugiaro nativo di Garessio. A proposito di Giugiaro, ecco come egli descrive il borgo: "Una valle verde smeraldo che ti conquista con le sue acque e la sua riservatezza; è per pochi intenditori, che amano le cose semplici, dalla cucina ai sentimenti, alle cime da dove puoi vedere il mare anche quando vai a sciare”. A metà della salita di Via Cavour si svolta a sinistra si trova Via Montegrappa che ci conduce al "Bricco", un ristretto gruppo di case raccolte proprio sotto la collina del castello. A sinistra si nota subito un'antica costruzione del '500 dai caratteristici pinnacoli incorporati nel muro, sede di una congregazione religiosa femminile (Terziarie Domenicane) Poco più avanti, sempre sulla sinistra, da osservare un'antica casa padronale, con inferriate sporgenti in ferro battuto e con bel portale rialzato in pietra e tracce di affreschi sopra la porta. Di fronte troviamo “ultima bottega di Giorgio”, ossia Pier Giorgio Ferraris, scultore locale. Proseguendo tra piccole e graziose costruzioni, si arriva alla caratteristica Porta Jhape, ancora unita sulla sinistra alle mura medievali fiancheggianti il vicino rio San Mauro, punto di partenza per rilassanti passeggiate nel bosco, oppure raggiungere lo sperone di roccia dove sorgono le rovine del castello e la Torre dell'Impiccato. A destra del ponte si può ammirare la più antica Chiesa di Garessio, la medievale Santa Maria Extra Moenia, dal bel campanile romanico-gotico procedendo a sinistra si raggiunge l’imponente Chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta dell’arch. Monregalese Gallo. Di fronte a quest’ultima, nella Piazza dei “Battuti Parvi” s’innalza una costruzione in pietra con una copertura ottagonale che è ciò che resta della primitiva Cappella di San Giovanni Battista. Se si prosegue lungo la via di fronte alla Chiesa Parrocchiale, si raggiunge la tappa finale del percorso che è Porta Liazoliorum, attraverso la quale si torna in Piazza Carrara, la piazza del Municipio.
Oltre al borgo, il territorio è ricco di angoli da scoprire ecco alcuni suggerimenti:
- Dal Colle di Casotto, dove sorgono gli impianti sciistici di Garessio 2000, c’è un sentiero che porta al Castello di Casotto inserito nel Circuito delle Residenze Reali del Piemonte. Purtroppo la struttura è da parecchi anni chiusa al pubblico, ma vale la pena anche solo la vista esterna e la bella camminata nel bosco ….
- Sempre dal Colle Casotto possiamo raggiungere, a 1879 metri di quota, la vetta del Bric Mindino, montagna che offre una vista a 360°. Se le condizioni meteo lo permettono, possiamo ammirare tutta la catena delle Alpi con le inconfondibili sagome del Monviso, del Monte Bianco, del Cervino e del monte Rosa, con un piccolo binocolo si possono vedere le colline torinesi e la basilica di Superga. Guardando verso Est invece si vede benissimo Genova e la sua Lanterna e tutta la costa ligure fino a le isole spezzine sormontate dalle marmoree cime delle Alpi Apuane. Infine, scrutando il mare, possiamo osservare le montagne della Corsica!
- Una bella che camminata o, per chi vuole, pedalata, è percorrere la strada che da Garessio conduce alla frazione di Mindino un tracciato immerso nella natura con i suoi castagneti, tenuti in maniera impeccabile dai proprietari, che vi farà scoprire un agglomerato di case in pietra in cui il tempo sembra che si sia fermato.
- Una facile escursione è quella lungo le rive del Rio San Mauro, con una piccola deviazione per visitare i ruderi dell'antico Castello di Garessio, percorso che termina al Colle San Bernardo dove si possono osservare le grotte scavate nel terreno carsico, bere dalla sorgente de “Il Fontanino di Carulin” , raggiungere i ruderi dell’antica cappella di San Mauro e proseguire immersi nel verde accompagnati dal suono dell’acqua che scorre tra le bianche rocce
Questo è solo un piccolo assaggio di ciò che offre questo territorio, il resto lo lascio scoprire a voi, buona visione!