Visita al Castello Reale di Valcasotto
Pubblicato il 5 Maggio 2021
Sabato Primo Maggio ha nuovamente riaperto al pubblico il castello di Valcasotto così ho prenotato la nostra visita alle quindici e trenta. La giornata non era una dei migliori, tempo grigio e pioggia persistente, perciò anziché raggiungere il castello, percorrendo a piedi il sentiero che dalla Colla Casotto, siamo andati in auto. Appena entrati nella residenza, abbiamo raggiunto la biglietteria, dove abbiamo svolto le pratiche necessarie per procedere alla visita guidata della porzione di castello aperta al pubblico, in altre parole: pagamento del biglietto, misura della temperatura, compilazione dell’autodichiarazione COVID e ritiro dei calzari. Durante l’attesa della guida ho potuto scattare alcune foto ai corridoi e, sfidando la pioggia, al cortile. Appena la guida è arrivata abbiamo indossato i calzari ed è iniziata la visita. Dopo una descrizione davanti al plastico della struttura abbiamo raggiunto primo piano, dove corre un ampio corridoio luminoso che mette in comunicazioni i diversi ambienti. Lungo le sue pareti sono esposti quadri provenienti dalla Galleria Daniel del Castello Reale di Torino e dal Castello di Agliè e che raffigurano personaggi mitologici e membri di Casa Savoia. Quest'ala del Castello Reale di Valcasotto era riservata agli appartamenti dei principini.
Si attraversano così le camere e da studio del principe ereditario Umberto I, quella di Maria Clotilde e della sorella Maria Pia, accanto a cui ci sono le stanze delle rispettive dame di compagnia. Tra di esse si trova un'ampia sala della musica che custodisce il quadro della "Dama in fiero" attribuito al Van Dyck.
L'ultima camera è quella della Contessa Carolina di Villamarina, governante delle principesse e del castello. Da ammirare nelle varie sale, oltre ai dipinti e alla mobilia, sono le tappezzerie, tra le prime dell'epoca, provenienti direttamente dalla Francia. Sul lato opposto di quest’ala è possibile accedere alla zona del XVI-XVII secolo dove si trova il Chiostro dei Novizi e, più avanti, le celle dei monaci, li abbiamo percorso la Galleria dei Marmi, così chiamata per i vari reperti marmorei appesi lungo le pareti.
Tornati indietro, abbiamo percorso parte del corridoio che unisce le due ali laterali del castello. Al suo centro, si allarga in un atrio con volta affrescata di fronte al quale si trova la porta di accesso alla Cappella, realizzata dal Vittone nel 1750. La chiesa era molto più estesa poiché la parte oggi rimastaci era solo destinata al pubblico mentre verso il chiostro ne esisteva una seconda di clausura, destinata cioè solo ai certosini. I Savoia fecero quindi chiudere la navata con un nuovo altare; su esso l'Icona, dipinta da Dionigi Faconti di Bergamo, rappresenta la Beata Ludovica di Savoia inginocchiata ai piedi della Madonna della Neve. Le cappelle laterali che il Vittone aveva costruito dedicandole al fondatore della Certosa, San Brunone, e a un altro certosino, San Ugone, furono trasformate in tribune reali; pure aggiunte dai Savoia furono le stupende colonne monolitiche di "breccia di Casotto" ricavate da una piccola cava di marmo della zona e uguali a quelle che si vedono anche nella Chiesa della Gran Madre di Dio a Torino. Il pavimento è un pregevole lavoro di ebanisteria, le pitture della volta furono eseguite dall'abate Giuseppe Peroni di Parma, nella cupola si vede al centro la Madonna della Neve tra due angeli; la perizia dell'autore ha fatto sì che l'immagine appaia al visitatore illuminata dalle finte finestre che si trovano alla base della cupola dietro la balaustrata anch'essa dipinta. L’ultima tappa della nostra visita è la salita della torre campanaria, tramite una ripida scala a chiocciola, da dove si possono ammirare alcuni scorci del castello e dell’area archeologica.
Terminata la visita al castello, abbiamo avuto anche il tempo di fermarci alla fine del viale sterrato per scattare alcune foto alla Correria e alla Cascina del Seccatoio.
P.S.
Le foto presentano parecchio "rumore" perché scattate a ISO elevati visto che ovviamente l'uso del flash è vietato e sono scattate a mano libera!