Il Santuario di Oropa

Pubblicato il 13 Novembre 2018

 

  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte
    Santuario della Madonna Nera di Oropa
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Il Sacello con la Madonna Nera
    Il Sacello con la Madonna Nera
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, la conca di Oropa
    La conca di Oropa
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte,Il cortile della Basilica Antica
    Il cortile della Basilica Antica
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, ingresso al Santuario e la Porta Regia
    L'ingresso al Santuario e la Porta Regia
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, caffè Oropa
    Caffè Oropa
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, cortile della Basilica Antica e la fontana del Burnell
    Il cortile della Basilica Antica e la fontana del Burnell
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Santuario della Madonna Nera, 2020 Anniversario della 5° Incoronazione
    Santuario della Madonna Nera, 2020 Anniversario della 5° Incoronazione
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, porticato della Galleria Sant'Anna
    Il porticato della Galleria Sant'Anna
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Fontana del Burnell
    Fontana del Burnell
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Vista del complesso dall' angolo della Farmacia
    Vista del complesso dall' angolo della Farmacia
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Primo cortile e ingresso
    Primo cortile e ingresso
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Il cortile della Basilica Antica
    Il cortile della Basilica Antica
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, la cupola della Basilica Antica
    Oropa, la cupola della Basilica Antica
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, la Basilica Nuova sotto la pioggia
    Oropa sotto la pioggia
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, La Basilica Nuova e la fontana
    La Basilica Nuova e la fontana
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Altare della Basilica Nuova
    Altare della Basilica Nuova
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, La Basilica Nuova riflessa in una pozzanghera
    La Basilica Nuova riflessa in una pozzanghera
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, La volta della cupola della Basilica Nuova
    La volta della cupola della Basilica Nuova
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, interno della Basilica Nuova
    L'interno della Basilica Nuova
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Cripta della Basilica Nuova, La Pietà
    Cripta della Basilica Nuova, La Pietà
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, La Cripta della Basilica Nuova
    La Cripta della Basilica Nuova
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Cappella di Sant'Eusebio lungo la strada che porta alla galleria Rosazza
    Cappella di Sant'Eusebio lungo la strada che porta alla galleria Rosazza
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, Il lago Mucrone
    Il lago Mucrone
  • Santuario di Oropa, Biella, Piemonte, La sorgente del torrente Oropa
    La sorgente del torrente Oropa

Distante circa una decina di chilometri da Biella il Santuario di Oropa, dedicato a Nostra Signora di Oropa, si adagia maestoso nella stupenda e omonima conca, a quota 1200 metri un anfiteatro naturale di montagne che fanno parte delle Prealpi Biellesi, una fra tutte il Monte Mucrone. Secondo la tradizione l’origine del Santuario è da collocarsi nel IV secolo, ad opera di S. Eusebio, primo vescovo di Vercelli ma gli unici documenti che indicano la presenza di edifici di culto risalgono al 1200 e riportano l’esistenza delle primitive Chiese di Santa Maria e di San Bartolomeo, di carattere eremitico, che costituivano un punto di riferimento fondamentale viaggiatori che transitavano da est verso la Valle d’Aosta. Attualmente  il complesso monumentale è composto dal Chiostro con la Basilica Antica realizzata nel Seicento, in seguito al voto fatto dalla Città di Biella in occasione dell'epidemia di peste del 1599, dalla Basilica Nuova (la prima pietra fu posata nel 1885, consacrata nel 1960) e dai corpi laterali frutto dei disegni dei più grandi architetti sabaudi fra i quali Filippo Juvarra (cui si deve fra l'altro la monumentale Porta Regia del santuario), Ignazio Galletti e Guarino Guarini.

Appena attraversata la maestosa cancellata dell’ingresso, a sinistra si trova subito l’ufficio Accoglienza. Sotto i portici si affacciano, inoltre, negozi di alimentari, ristoranti, bar, oggetti religiosi e l’Ufficio Postale. I primi due piazzali sono collegati da una rampa. Un fabbricato trasversale separa quest’ambiente dal terzo cortile al quale si accede attraverso un monumentale scalone in cima al quale troneggia la Porta Regia (voluta dal Cardinale Maurizio di Savoia) così chiamata perché sul fastigio porta lo stemma del re Vittorio Amedeo II di Savoia. L’atrio della scalinata è rivestito da lapidi che celebrano le visite compiute da personaggi illustri come quella di Guglielmo Marconi del 1894, che concepì proprio a Oropa l’invenzione del telegrafo senza fili.

Varcata la Porta Regia, ci troviamo nel piazzale, dove alla nostra destra sorge la Basilica Antica, ma la nostra attenzione è attirata dalla famosa Fontana del Burnell che disseta da più di quattro secoli i pellegrini che sorseggiano l’acqua dagli stagnati cassuij ossia mestoli di ferro, acqua che zampilla dai quattro faccioni grotteschi scolpiti sulla parte inferiore della corolla proviene dalla sorgente Maggia situata alle falde del monte Mucrone a 1200 m sim, a nord-ovest della Chiesa Nuova. Scattata la foto di rito mentre ci dissetiamo, è arrivato il momento di varcare la soglia della Antica Basilica che custodisce la statua della venerata Madonna Nera d’Oropa. Questa basilica è costruita inglobando parzialmente un secondo masso erratico, detto roc 'dla Vita (ovvero masso della Vita), tuttora visibile sulla fiancata nord-occidentale dell'edificio. Questo roccione era noto in passato per essere oggetto di culti pagani legati alla fecondità. Molti gli affreschi e le opere presenti sulle pareti della basilica, ma l’attenzione non può non essere catturata dal Sacello Eusebiano. Al suo interno si trovano pregiati affreschi realizzati da un ignoto pittore conosciuto nella zona come Maestro di Oropa, mentre in una nicchia si trova la statua lignea della Madonna Nera, plasmata nel XIII secolo per mano di uno scultore valdostano. Usciti dalla Basilica Antica, abbiamo l’imbarazzo della scelta su cosa visitare all'interno del complesso: il Museo dei Tesori e l'Appartamento Reale, la raccolta degli ex-voto, l'Osservatorio Meteo e la Biblioteca questi ultimi previa prenotazione. D’obbligo anche la visita alla Basilica Superiore costruzione dalle proporzioni monumentali che si trova allo stesso tempo in rapporto di armonia con le alte montagne circostanti  con la sua cupola, che si eleva per oltre 80 m dal pavimento che fa da corona all'imponente monumento. Tre grandi portali bronzei, preceduti da un ampio pronao, descrivono la storia del Santuario, dalle origini eusebiane fino alla costruzione della Chiesa Nuova, sulla quale aprono l'accesso. Un ampio spazio ottagonale, sovrastato dalla cupola sorretta da alte colonne tra le quali si aprono sei cappelle dedicate alla storia della vita della Vergine, accoglie i visitatori all'interno dell'ampia e grandiosa sala. L'altare maggiore, posto al centro della sala minore, è sormontato dall'aereo ciborio, moderna opera dell'artista milanese Gio Ponti. La Basilica Superiore è un’opera grandiosa voluta dalle ultime generazioni di biellesi e da tanti devoti alla Vergine Bruna, la cui testimonianza è stata lasciata nella sottostante cripta del suffragio. Questa cripta accoglie nei suoi rivestimenti marmorei i nomi scolpiti dei devoti; si può qui ammirare un'interessante e rara collezione di presepi provenienti da tutto il mondo, testimonianza di fede e di svariate culture che hanno attraversato i confini del tempo e dello spazio per giungere nelle braccia della Madonna Nera di Oropa. Terminato il pellegrinaggio al Santuario, ci aspetta un’altra tappa obbligatoria, la visita al Sacro Monte riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e recentemente istituito Riserva Speciale della Regione Piemonte.

Oropa, ci tengo a ricordare, non è solo una meta religiosa anzi! Le funivie di Oropa sono dal 1926 un punto di riferimento per tutti gli appassionati di montagna che frequentano le Alpi Biellesi. L'impianto, primo in Italia e all'epoca il più alto d'Europa, fu sostituito nel 1961 e permette di raggiungere i 1900 metri di altezza. La funivia Oropa-Lago del Mucrone porta in sette minuti a 1900 m di altitudine, dove si trovano il rifugio Rosazza e il rifugio Savoia; da qui si raggiunge in un quarto d'ora di facile cammino il lago del Mucrone, un bacino di origine glaciale posto in una conca tra il monte Mucrone e il monte Rosso. Oltre ad alcune vie classiche di arrampicata e a sentieri attrezzati per escursionisti esperti, è molto frequentata la Via Ferrata del Limbo: una salita di 300 m di dislivello con infissi, scale e traversate aeree da percorrere in due ore. In inverno Oropa Sport offre circa 10 km di piste per sci da discesa e 4 km di circuito per gli amanti dello sci da fondo, tracciati nei prati e nei boschi che circondano la Basilica Superiore. Nel 2012 è stato inaugurato il nuovo “Parco Avventura Oropa”: un’area attrezzata di 7.500 metri quadrati dotata di venticinque piattaforme posizionate da un metro e mezzo di altezza fino a 8 e più metri. Scale a pioli, liane, ostacoli e ponti tibetani si collocano nel suggestivo bosco di abeti e faggi alle spalle del Santuario. Il Giardino Botanico di Oropa è gestito dal 1998, su incarico del Comune di Biella, dal WWF Italia Onlus, dove sono coltivate circa 500 specie e varietà di piante in un’area verde di 20.000 metri quadri. Per gli appassionati di bicicletta esistono parecchi tracciati per MTB e, per gli amanti della strada, si può raggiungere la Valle Cervo percorrendo la ripida strada della galleria Rosazza! E i più pigri? Beh per loro c’è una ricca offerta di locali, dove gustare la tipica cucina Biellese e il facile percorso del Parco delle Rimembranze conosciuto anche come Passeggiata dei Preti dove smaltire il pranzo oppure dove organizzare deliziosi pic nic che conduce al monte Cucco, dispensatrice di bellissimi panorami sulle vette delle valli Oropa e Cervo, oltre che sulla pianura!

 Che dire, avete l’imbarazzo della scelta, ora sta a voi decidere quando andare e cosa fare!